Programmazione ISO e codici G
Programmazione ISO, Codici G, nomi dei file, struttura dei programmi e dei sottoprogrammi
APPROFONDIMENTO
Nella prima parte della lezione di oggi abbiamo completato l’argomento “Metodo di programmazione”. Abbiamo visto le tre possibilità di programmazione: Codici G, SHOPMILL/TURN e ISO.
Il confronto con la programmazione SHOPMILL l’abbiamo già visto nella lezione precedente e ora vorrei fare una precisazione relativa alla programmazione pura ISO. Pochi infatti sanno che su controllo SIEMENS840D, settando opportunamente il parametro 18800 c’è la possibilità di programmare in codici ISO puro. Prima occorre però fare una premessa per coloro i quali si sono avvicinati da poco al mondo della programmazione CNC.
Che cos’è la programmazione ISO?
La programmazione ISO delle macchine utensili è sostanzialmente la programmazione che si attiene alla norma ISO6983 in cui vengono definite le principali funzioni di programmazione. Alcuni controlli numerici hanno provato ad essere più fedeli al formato ISO, altri invece ne hanno preso solo delle linee guida ed altri ancora hanno creato dei loro linguaggi proprietari. Il motivo per cui i costruttori di controlli numerici hanno avuto la necessità di crearsi un proprio linguaggio, più o meno simile alla norma ISO, è legata al fatto che la normativa non è stata in grado di aggiornarsi con le esigenze dei costruttori e della tecnologia, lasciando così una lacuna soprattutto per ciò che riguarda le funzioni avanzate e i cicli fissi.
Quindi programmare una macchina SIEMENS in formato ISO puro può essere giustificata solo a fronte di reali esigenze di compatibilità con altre macchine, ma consapevoli che si stanno riducendo enormemente le possibilità e le funzionalità. Come detto nel video, se si imposta la programmazione ISO mediante il parametro 18800, il controllo accetterà solo la programmazione in formato ISO e nel caso volessimo eseguire un comando SIEMENS, all’interno del programma ISO si potrà programmare la funzione G290 per aprire una parentesi SIEMENS e G291 per chiuderla.
G290 | Attiva la scrittura in linguaggio SIEMENS all’interno di un programma ISO |
G291 | Riattiva la programmazione in linguaggio ISO. |
Vi riporto di seguito un esempio di programma scritto in formato ISO:
In verde vi ho messo le funzioni SIEMENS che possono essere comunque programmate previa attivazione mediante la funzione G290. Ora che abbiamo capito almeno a grandi linee provo a rispondere ad una domanda che immagino sia abbastanza scontata.
Quali differenze ci sono tra la programmazione Codici G e ISO?
La programmazione in codici G è sostanzialmente il formato proprietario di Siemens in cui ha mantenuto una struttura ed alcune regole rispettando dove possibile la normativa ISO, ma ampliando e modificando con le proprie funzioni per rendere più completo e versatile il controllo numerico. Per essere più concreto vi riporto qui sotto lo stresso gruppo di funzioni nella versione ISO e nella versione Codici G. In particolare è il gruppo n°1 che definisce le funzioni di traiettoria, quindi il gruppo più importante.
FUNZIONI GRUPPO N°1 – ISO SIEMENS
Nome | Descrizione |
G00 | Movimento rapido |
G01 | Interpolazione lineare |
G02 | Interpolazione circolare oraria |
G02.2 | Interpolazione evolvente oraria |
G03 | Interpolazione circolare antioraria |
G03.2 | Interpolazione evolvente antioraria |
G33 | Filettatura passo costante |
FUNZIONI GRUPPO N°1 – CODICI G SIEMENS
Nome | Descrizione |
G00 | Movimento rapido |
G01 | Interpolazione lineare |
G02 | Interpolazione circolare oraria |
G03 | Interpolazione circolare antioraria |
CIP | Interpolazione circolare con definizione del punto intermedio |
ASPLINE | Akima-Spline |
BSPLINE | B-Spline |
CSPLINE | Spline cubica |
POLY # | Polinomio: interpolazione polinomica |
G33 | Filettatura con passo costante |
G331 | Maschiatura |
G332 | Svincolo (Maschiatura) |
OEMIPO1 ## | Interpolazione 1 OEM *) |
OEMIPO2 ## | Interpolazione 2 OEM *) |
CT | Cerchio con raccordo tangenziale |
G34 | Incremento del passo filetto (variazione progressiva) |
G35 | Decremento del passo filetto (variazione degressiva) |
INVCW | Interpolazione evolvente in senso orario |
INVCCW | Interpolazione evolvente in senso antiorario |
In questa fase non è importante soffermarci o capire le singole funzioni, ma vi ho riportato le due tabelle per farvi notare la differenza tra le funzioni disponibili. Nel formato ISO abbiamo a disposizione solo 7 funzioni contro le 19 funzioni disponibili nella programmazione Codici G di Siemens. Da qui il motivo per cui non è per niente consigliato programmare un controllo Siemens in formato ISO, perché non avremmo a disposizione tutte le funzioni e le potenzialità che rendono veramente versatile e completo il controllo numerico Siemens.
Inoltre attivare con il parametro 18800 la programmazione ISO deve essere fatto con le dovute attenzioni e solo consultando il costruttore della macchina, perché verrebbero modificate anche le tabelle utensili e origini, e andrebbe valutata correttamente analizzando ogni sottoprogramma e funzione della macchina. Per cui proseguiremo con il corso in programmazione SIEMENS codici G consapevoli che esiste la possibilità di programmare in formato ISO puro ma con ridotte possibilità e funzionalità rispetto alla programmazione codici G.
Nome dei programmi/sottoprogrammi
Nella lezione abbiamo visto le regole per definire i nomi dei programmi e dei sottoprogrammi. Vi riporto brevemente qui di seguito le regole sui nomi dei file e nello specifico per quanto riguarda i programmi principali .MPF e i sottoprogrammi .SPF.
Programmi principali (.MPF)
- Massimo 24 caratteri
- No spazi
- No segni aritmetici
- I primi due caratteri devono essere lettere o under-score ( regola valida solo per i file generati da trasferimento seriale con codifica del nome in testa al file)
Sottoprogrammi (.SPF)
- Massimo 24 caratteri
- Minimo 2 caratteri
- No spazi
- No segni aritmetici
- I primi due caratteri devono essere lettere o under-score (il file viene creato ugualmente senza allarmi ma in fase di chiamata genera un allarme)
- In caso di nome composto da soli numeri si dovrà inserire come prefisso l’indirizzo L. Esempio: L100.SPF
Nome del file generato da trasmissione seriale
Nelle macchine in cui la trasmissione dei programmi da PC a controllo avviene ancora mediante collegamento seriale, è possibile definire il nome del file e la sua posizione direttamente in testa al programma, ma deve rispettare le seguenti regole oltre a quanto già detto per i nome dei file .MPF:
- Minimo 3 caratteri
- I primi due caratteri devono essere lettere o under-score
- Nel primo blocco del programma mettere il nome del file dopo i seguenti caratteri %_N_
Esempio: %_N_PEZZO1_N